La mostra, che si tiene presso lo Stadio Domiziano, è rivolta ai marchi Italiani che hanno contribuito a creare l'unicità del MADE IN ITALY.
"La pittura dovrebbe essere come la poesia, recitava un antico adagio, così, oggi, la pittura aspira a replicare la fotografia: eppure, se così fosse, avremmo solo un ibrido, che non rappresenta né l'uno e né l'altra. D'Ottavi, invece, coglie il dettaglio, di un artefatto del design italiano, e lo riproduce, mediante una tecnica compiuta, perché questo diventi memoria e suggestione, che, attorno, a quel medesimo oggetto, l'osservatore attiva. E ciò avviene perché quel oggetto è focalizzato dallo sguardo limpido e lineare del pittore: egli è, pertanto, colui che estende quell'oggetto, dalla realtà alla tela, ravvivandolo, e conferendogli la percezione che, proprio perché è del tutto simile al suo corrispettivo reale, è di riflesso razionale: esiste, dunque, sia come artefatto, concreto e visibile, che come memoria, a cui quello allude: essa, che è immateriale, eppure vivida."
Luigi Senise
Tutti coloro che visiteranno la Mostra "ITALIAN STYLE" potranno usufruire del biglietto di ingresso a tariffa ridotta che include, oltre alla visita all'area archeologica dello Stadio di Domiziano, anche la Mostra dedicata ai Gladiatori.
Per ulteriori informazioni www.stadiodomiziano.com.
Guarda la brochure della mostra
Giovedì 4 Dicembre 2014 allo Stadio di Domiziano si è tenuta la presentazione in Italia del primo calendario che esalta la bellezza di donne, uomini e trans dediti alla prostituzione realizzato per il Codacons dalla famosa fotografa Tiziana Luxardo.
Alla conferenza ha partecipato il critico d'arte Vittorio Sgarbi che in questa occasione ha presentato anche il suo ultimo libro "GLI ANNI DELLE MERAVIGLIE", da Piero della Francesca a Pontormo.
Con il tenace aiuto del Dott. Tamburella siamo riusciti ad avvicinare il critico in un momento di pausa, tra una intervista e l'altra, sperando di strappare un parere a caldo sulle mie opere.
Durante un ulteriore tentativo di avvicinamento, alla frase: "Fabrizio D'Ottavi è l'artista che ha eseguito queste o…"Il Dott. Sgarbi ultimava la frase con: Fotografie! Il tono era volutamente provocatorio, ma essendo questa la mia scelta pittorica del progetto, ho evitato la provocazione invitandolo ad osservare la collezione di Modernariato in Pittura, con accanto il mio autoritratto, per il quale dimostrava di gradire la tecnica pittorica e notava sul dipinto la citazione del catalogo di Norman Rockwell.
Ho tentato in quei pochissimi istanti di aggiungere qualcosa, ma la presenza di altre persone lo distraevano. Ma il più bello deve ancora venire….. riuscito ad allontanarsi dagli assalitori, si rivolgeva a me indicando le opere davanti a noi. "poi questi quadri, con questa illuminazione sbagliata….. "Lo interrompo e gli spiego che l'idea di inserire dietro ai quadri un effetto illuminotecnico a led è una mia sperimentazione.
Di rimando guardandomi negli occhi mi dice " è un errore concettuale" e poi con il suo stile di comunicazione mi apostrofa dandomi "dell'incapace".
Momenti di silenzio, dove non ho il coraggio di replicare e tanto meno lui riesce a spiegarmi cosa intende per "errore concettuale". E' al momento della fotografia davanti ad una delle mie opere che Sgarbi si rivolge a me chiamandomi "Artista Simpatico e incapace".
In uscita dalla Mostra si ferma davanti alla recensione ripetendo il mio nome e salutandomi con un espansivo e affabile scappellotto. Nonostante la critica alla "Sgarbi", mi ha fatto piacere incontrarlo e riflettere sulle sue osservazioni. Mi resta la curiosità di approfondire con lui la mia scelta sull'effetto illuminotecnico delle opere da lui giudicato un "errore concettuale".